IV
CINEMA
a cura di Bartolo Sammartino
In una sorta di contemplazione politico-estetica, la rassegna cinematografica dal titolo “ La libertà dell’uomo tra potere globale e potere locale” ci farà viaggiare attraverso epoche recenti, eppure tanto distanti tra loro, della nostra storia politica e civile. Rappresentazioni forti che racchiudono grandi sentimenti, immagini reali che narrano inesorabilmente il passaggio della nostra esistenza, raccontandoci l’essenza della vita.
La nostra rassegna vuole proporre alcuni film che hanno analizzato, in maniera peculiare, il tema drammatico del potere, della passione politica e sociale che accomuna e divide amici e nemici, della conoscenza di una realtà di natura ideologica attraverso metodi non epici, ma icastici ed attraverso simboli e metafore che dimostrano come sia possibile fare cinema impegnato senza dimenticare le emozioni.
Ci piacerebbe che tale rassegna non resti soltanto un momento di evasione e di ulteriore consapevolezza del problema, ma una occasione di sosta e di riflessione, di rilancio e di apertura di nuove piste di ricerca civile, etica e culturale. Per questo la proiezione dei film sarà preceduta da una breve presentazione del film e da riflessioni sul tema di insigni studiosi; mentre alla fine della proiezione sarà aperto un dibattito.
Martedì - 21/02/2008 - ore 20,30
"INDAGINE SU UN CITTADINO AL DI SOPRA DI OGNI SOSPETTO"
ITALIA 1970 , col., 114’
Regia: Elio Petri
Con Gian Maria Volonté, Florinda Bolkan, Gianni Santuccio, Orazio Orlando, Arturo Dominici
Genere Drammatico.
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Martedì - 26/02/2008 - ore 20,30
"IL VENTO CHE ACCAREZZA L’ERBA"
(The wind that shakes the barley)
GRAN BRETAGNA 2005, col., 127’
Regia: Ken Loach
Con Cillian Murphy, Padraic Delaney, Liam Cunningham, Gerard Kearney, William Ruane, Fergus Burke
Genere: Drammatico – Storico
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Martedì - 04/03/2008 - ore 20,30
"LA CADUTA"
(Der Untergang)
GERMANIA 2004, col.,150’
Regia: Oliver Hirschbiegel
Con Bruno Ganz, Alexandra Maria Lara, Corinna Harfouch, Ulrich Matthes, Juliane Köhler, Heino Ferch, Donevan Gunia, Karl Kranskowski
Genere : Drammatico - Storico
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Giovedì - 13/03/2008 - ore 20,30
"LA COMMEDIA DEL POTERE"
(L’ivresse du pouvoir)
FRANCIA 2006, col., 110’
Regia: Claude Chabrol
Con Isabelle Huppert, François Berléand, Patrick Bruel, Robin Renucci, Maryline Canto
Genere: Drammatico
LIRICA
a cura di Elizabeth Smith
Quest’anno per la Rassegna lirica, l’Accademia Nazionale della Politica offre nuovamente l’opera lirica in forma di concerto con due dei quattro appuntamenti dedicati a titoli interessanti.
In occasione del 150° anniversario della nascita del compositore Giacomo Puccini, una serata sarà dedicata al capolavoro “GIANNI SCHICCHI” prodotto dai giovani siciliani di Operalaboratorio per il cartellone 2008 del Teatro Nazionale di Malta. Gianni Schicchi, opera in un atto su libretto di Giovacchino Forzano è basato su un episodio del Canto XXX dell'Inferno di Dante. Fa parte del famoso Trittico Pucciniano insieme a Il Tabarro e Suor Angelica.
Il secondo appuntamento “LA NOTTE DI UN NEVRASTENICO” è un secondo titolo prodotto quest’anno dai giovani siciliani di Operalaboratorio per il cartellone 2008 del Teatro Nazionale di Malta, cementando il rapporto di collaborazione già alla sua settima edizione fra le due isole sorelle, quali Malta e la Sicilia. L’opera, frutto del genio del compositore Nino Rota, pur essendo stata scritta nel 1950, venne eseguita solo dieci anni più tardi, dopo la vittoria nel Premio Italia del 1959. La notte di un nevrastenico è una farsa brillante e festosa, dedicata a un concreto tema di attualità quale l’inquinamento acustico urbano, nella quale si conferma la facilità inventiva e la leggerezza di tocco che caratterizzano la produzione anche non filmica di Rota. In un albergo un nevrastenico con problemi di insonnia ha prenotato, oltre alla sua camera, anche le due attigue, per poter dormire in pace. Dato che ci si trova nell’affollato periodo della Fiera campionaria, tuttavia, il portiere concede le due camere confinanti a un commendatore e a una coppia, raccomandando loro il silenzio. Ma il nevrastenico non sopporta il minimo rumore e irrompe nella stanza del commendatore, chiamando il personale, vieppiù irritato dal placido sonno del suo vicino. Calmatosi, sta per addormentarsi, quando avverte le effusioni amorose della coppia dell’altra stanza: si precipita ancora a protestare, poi convoca di nuovo il personale perché gli intrusi siano cacciati. Finalmente solo si avvia al letto, quando il cameriere bussa per la colazione: è ormai mattina.
Il terzo appuntamento “LA LIRICA FRANCESE” Arie, duetti e selezioni dal repertorio lirico francese affronta l’affascinante repertorio lirico dalla Francia. Dal HAMLET Shakespeariano alla conosciutissimo CARMEN di Bizet. Musiche di Delibes, Saint-Saens, Thomas, Bizet, Gounod, Massenet, Meyerbeer e Offenbach.
Il quarto e ultimo appuntamento prosegue nella ricerca della musica siciliana. Quest’anno abbiamo scelto un recital monografico dedicato al più celebre dei compositori siciliani “VINCENZO BELLINI”. Studiò musica prima a Catania, sua città natale, poi a partire dal 1819, grazie ad una borsa di studio offerta dal comune di Catania, si trasferì a Napoli per perfezionarsi al conservatorio. Nel 1825 presentò al teatrino del conservatorio la sua prima opera, Adelson e Salvini, come lavoro finale del corso di composizione. L'anno dopo colse il primo grande successo con Bianca e Fernando, andata in scena al teatro San Carlo di Napoli col titolo ritoccato in Bianca e Gernando per non mancare di rispetto al principe Ferdinando di Borbone. L'anno seguente il celebre Domenico Barbaja commissionò a Bellini un'opera da rappresentare al Teatro alla Scala di Milano. Sia Il pirata (1827) che La straniera (1829) ottennero alla Scala un clamoroso successo: la stampa milanese riconosceva in Bellini l'unico operista italiano in grado di contrapporre a Gioachino Rossini uno stile personale, basato su una maggiore aderenza della musica al dramma e sul primato del canto espressivo rispetto al canto fiorito. Delle cinque opere successive, le più riuscite sono non a caso quelle scritte per il pubblico di Milano (La sonnambula, e Norma, entrambe andate in scena nel 1831) e Parigi (I puritani - 1835). In questo periodo compose anche due opere per il Teatro La Fenice di Venezia: I Capuleti e i Montecchi (1830), e la sfortunata Beatrice di Tenda (1833). La svolta decisiva nella carriera e nell'arte del musicista catanese coincise con la sua partenza dall'Italia alla volta di Parigi. La sua carriera e la sua vita furono stroncate a meno di 34 anni da un'infezione intestinale probabilmente contratta all'inizio del 1830. Bellini fu sepolto nel cimitero Père Lachaise, dove rimase per oltre 40 anni, vicino a Chopin e a Cherubini. Nel 1876 la salma fu traslata nel Duomo di Catania.Giovedì - 27/03/2008 - ore 20,30
“GIANNI SCHICCHI”
in occasione del 150° anniversario della nascita
Opera in un atto
di Giacomo Puccini
in forma di concerto
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Giovedì - 03/04/2008 - ore 20,30
“LA NOTTE DI UN NEVRASTENICO”
Dramma buffo in un atto
di Nino Rota
in forma di concerto
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Giovedì - 10/04/2008 - ore 20,30
“LA LIRICA FRANCESE”
Arie, duetti e selezioni
dal repertorio lirico francese
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Giovedì - 17/04/2008 - ore 20,30
“VINCENZO BELLINI – FIGLIO DELLA SICILIA”
Recital monografico
dedicato al più rinomato dei compositori siciliani
TEATRO
a cura di Claudio Ambrosetti e Antonio Giordano
Ci si può chiedere se la Sicilia occupi un posto importante nella cultura italiana ed europea?
E si dirà a ragione che molti scrittori che hanno dominato la letteratura italiana da più di un secolo a questa parte sono di origine siciliana. Le citazioni non risultano difficili: Verga, Quasimodo, Pirandello, Sciascia; autori che rappresentano un momento alto della cultura europea. Ma si può anche rovesciare la domanda e chiedersi quale posto occupa la cultura europea in quella siciliana. Ecco il punto: tentare una rassegna dove possano convivere le due prospettive. Spesso la cultura europea non ha resistito al fascino di quella siciliana e vi ha attinto vedendo in essa la metafora più compiuta della mediterraneità. Facciamo un esempio pertinente alla nostra rassegna: Il giovane Wagner, influenzato dal Bellini, fu abbagliato dalla Sicilia tanto da ambientarvi la sua seconda opera, “Das Liebesverbot” (Il divieto d'amare).
In definitiva non sembra a noi così strano che una rassegna tenda a far convivere spettacoli assai diversi: da un lato “Presenti” di Antonio Giordano e dall’altro il carteggio Nietzsche-Wagner. Ma questa è una rassegna che vuole avvincere rovesciando la solita grammatica espressiva del rapporto locale-globale che si avvale di moduli espressivi che nulla hanno a che vedere con pretese di natura filologica che cerca nuove trombe e la fine dei vecchi tromboni.Giovedì - 08/05/2008 - ore 20,30
"NIETZSCHE E WAGNER: LE ARMI DEGLI DEI"
Il Carteggio Nietzsche – Wagner nella Cultura Europea
a cura di Claudio Ambrosetti
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Giovedì - 15/05/2008 - ore 20,30
"PRESENTI"
a cura di Antonio Giordano
Rassegna d'Arte
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