La politica ha bisogno di qualità

 

In merito ai “nostri” Corsi di Studi Politici e Culturali, ci pare quanto mai opportuno spiegare perché intendiamo stimolare il dibattito politico e la formazione delle migliori risorse umane su questo tema quanto mai attuale. Si tratta, infatti, di offrire alla riflessione pubblica le ragioni di un progetto che ruota intorno alla necessità di far crescere una nuova classe dirigente, svecchiando l’attuale, all’insegna del valore condiviso del merito e della qualità.

A nulla servirebbe continuare a coinvolgere illustri personaggi del mondo delle istituzioni, della cultura, dell’economia e della società in un progetto di alta formazione politica se rinunciassimo a dare ai nostri uomini il senso e la prospettiva di una missione, di un progetto culturale di valori che riteniamo ormai ineludibile.
A tal proposito, come pensatoio o come usano dire gli americani “Think Tank”, vogliamo partecipare al dibattito pubblico mettendo al centro del nostro progetto culturale ciò che vorremmo s’intendesse chiaramente quando si parla di Autonomia.
L’Autonomia non è un principio astratto o uno slogan elettorale. L’autonomia non può diventare uno strumento attraverso il quale instaurare nuove tirannie e sudditanze.
L’Autonomia è innanzitutto un valore da praticare in difesa della libertà delle persone e dei popoli, un metodo, un sistema che richiede capacità di gestione, aggregazione e programmazione delle migliori risorse umane e materiali di cui dispone una comunità.
L’Autonomia, per la Sicilia in particolare, può rappresentare un reale vantaggio solo se la si utilizza in funzione del recupero di efficienza della macchina amministrativa e non per consumare le solite logiche clientelari che devastano la coscienza pubblica.
Autonoma deve essere soprattutto la forza di scelte in sostegno delle imprese sane e degli imprenditori coraggiosi, unica e vera possibilità di riscatto economico e sociale del Sud e al contempo, dell’affermazione di una cultura meritocratica che premi intelligenza e capacità.
Autonomia dunque come orizzonte di valori per riavvicinare i giovani al fascino della politica che sappia includere e non escludere; per dare reale senso e valore all’Unità d’Italia di cui ci accingiamo a festeggiare il 150° anniversario, per far camminare in armonia Sud e Nord verso obiettivi e interessi condivisi dall’unica Patria che amiamo, per contare di più in una Europa che non può continuare a rappresentare lo spazio delle occasioni perdute.
Istituzioni pubbliche e private, politica, economia e società, scuola e università debbono dunque tornare a parlare la stessa lingua nell’interesse superiore di un Sud che oggi più che mai ha bisogno di vedere esaltate le proprie vocazioni produttive e non assistenziali, di vincere la sfida della competitività nel rispetto pregiudiziale della legalità e della trasparenza.
Autonomi e indipendenti sono quei siciliani, italiani, che vogliamo continuare a formare anche quest’anno, è così da quasi quindici anni, nella speranza, certezza, che prima o poi il merito sarà premiato.


Bartolo Sammartino


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