Il Manifesto delle Autonomie

Questo è il documento pubblicato dall’Accademia Nazionale della Politica nel novembre del 2004 che amiamo definire “Il Manifesto delle Autonomie”, sul quale abbiamo chiamato a raccolta le migliori intelligenze italiane e che, oggi più di ieri, riteniamo assolutamente attuale allo scopo di definire una piattaforma programmatica che indichi chiaramente la direzione di marcia che seguiremo nel nostro percorso politico, e che abbia come punto di partenza insostituibile i valori non negoziabili di cui ci sentiamo portatori.

 

1. Attuazione integrale dello Statuto siciliano con il ripristino dell’Alta Corte e il rafforzamento istituzionale ed economico-culturale del legame con i Siciliani all’estero.
2. Introduzione dello studio della storia, della lingua, della cultura siciliane nelle scuole e nelle Università della Sicilia e valorizzazione del mondo della Scuola, dello Sport, dell’Arte e dei Beni Culturali.
3. Rilancio a tutti i livelli della lotta alla criminalità mafiosa e alla microcriminalità.
4. Sviluppo delle politiche del lavoro in sostegno dell’occupazione, soprattutto giovanile, contro la fuga dei cervelli e incentivazione degli investimenti in ricerca e innovazione.
5. Tutela del territorio e dell’ambiente, sostenibilità delle politiche industriali ed energetiche, promozione e protezione dei prodotti tipici dell’agricoltura e dell’enogastronomia di qualità.
6. Defiscalizzazione della benzina, degli altri derivati dei prodotti petroliferi e del gas.
7. Costituzione della Sicilia come zona franca anche in rapporto alla zona di libero scambio tra i paesi dell’area euromediterranea.
8. Rilancio delle infrastrutture nel campo idrico, aeroportuale, portuale, ferroviario e turistico, con l’istituzione di tratte sociali per l’export dei prodotti siciliani sui mercati italiani ed esteri e con il pieno utilizzo dei fondi UE.
9. Ricostituzione di un sistema creditizio autonomo, con la Regione garante dell’accesso al credito delle famiglie e delle imprese siciliane.
10. Investire nella qualità dell’assistenza sanitaria con l’ottimizzazione della relativa spesa e la gestione affidata con criteri meritocratici.
11. Pagamento delle tasse alla Regione Siciliana delle aziende nazionali e internazionali che operano in Sicilia, ma hanno sede legale fuori dal territorio siciliano.
12. Delegificazione e sburocratizzazione dell’amministrazione regionale e degli enti locali. Valorizzazione delle risorse umane interne alla P.A.
13. Abbattimento dei costi della politica ed eliminazione dei privilegi, sprechi e abusi dei politici.
14. Ripartire dal valore della sussidiarietà. Riconoscere l’insostituibile ruolo del volontariato, dell’associazionismo, del Terzo Settore: veri pilastri della solidarietà sociale.
15. Restituire la centralità ai valori della famiglia, al lavoro e alle imprese.
16. Ripensare le città a misura di bambini, anziani e disabili; segno di civiltà e armonia.
17. Dare voce alle donne, vero centro della famiglia e della società che vogliamo.

Bartolo Sammartino

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